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ESCLUSIVA: Cardinale perde il #Milan, torna Elliott. I Dettagli

  • Immagine del redattore: WN COMPS
    WN COMPS
  • 21 ott 2024
  • Tempo di lettura: 3 min

Il futuro del Milan è appeso a un filo, e non solo per quanto riguarda le prestazioni sportive. Il proprietario del club, Gerry Cardinale, rischia di perdere il controllo della società a causa di un vendor loan in scadenza a fine stagione 2024/2025 con Elliott Management, l'ex proprietario del club. Secondo fonti vicine all’ambiente rossonero, Cardinale, a capo del fondo d’investimento RedBird Capital Partners, avrebbe difficoltà a onorare il prestito contratto al momento dell’acquisizione del Milan. Se non riuscisse a rimborsare la somma pattuita, il controllo del club potrebbe tornare nelle mani di Elliott, generando un significativo scossone a livello dirigenziale e strategico.


La situazione economica e finanziaria legata a questo debito è delicata. Quando nel 2022 RedBird ha acquistato il Milan per una cifra vicina a 1,2 miliardi di euro, una parte dell’accordo prevedeva un vendor loan di circa 600 milioni da parte di Elliott. Questo tipo di prestito consente all’acquirente di dilazionare il pagamento, ma con l’obbligo di restituirlo entro una determinata scadenza. La fine della stagione 2025 rappresenta il termine ultimo per Cardinale e RedBird. Tuttavia, le recenti difficoltà economiche e l’instabilità nei mercati finanziari globali potrebbero impedire al fondo americano di saldare il debito.


Le conseguenze di un mancato pagamento sarebbero drastiche. Se RedBird non riuscirà a rimborsare Elliott, il controllo del club potrebbe automaticamente tornare nelle mani del fondo di Paul Singer. Elliott aveva già amministrato il Milan dal 2018 al 2022, portando il club a una gestione più oculata e a risultati importanti, culminati con la vittoria del campionato di Serie A nella stagione 2021-2022.


Un ritorno di Elliott alla guida del Milan avrebbe però impatti rilevanti anche sulla struttura dirigenziale attuale. Una delle prime figure a rischio è Zlatan Ibrahimovic, nominato consigliere di RedBird dopo il ritiro dal calcio giocato. L'ex attaccante svedese, leggenda rossonera, è stato coinvolto come figura di riferimento nel progetto di sviluppo e internazionalizzazione del club sotto la gestione di RedBird. Tuttavia, con un eventuale cambio di proprietà, il ruolo di Ibrahimovic verrebbe messo in discussione, e il suo futuro al Milan potrebbe essere fortemente compromesso.


Non solo Ibrahimovic, ma anche altri dirigenti chiave potrebbero trovarsi in una posizione precaria. Giorgio Furlani, attuale CEO del Milan, e Geoffrey Moncada, responsabile dell’area scouting, sono entrambi in scadenza di contratto nel 2025. Entrambi hanno giocato un ruolo fondamentale nella gestione operativa del club negli ultimi anni, contribuendo alla crescita sportiva e finanziaria del Milan. Tuttavia, il loro futuro è legato alla stabilità della proprietà e, con il possibile ritorno di Elliott o l’ingresso di nuovi investitori, le loro posizioni potrebbero essere messe in discussione.


Furlani, in particolare, è una figura legata a doppio filo con Elliott, avendo lavorato a stretto contatto con il fondo anche prima della gestione RedBird. Moncada, dal canto suo, è stato uno degli artefici del successo del Milan sul mercato, scoprendo giovani talenti e costruendo una squadra competitiva nonostante le difficoltà finanziarie. Tuttavia, la scadenza dei loro contratti coincide con quella del prestito, il che rende il loro futuro tutt’altro che sicuro.


Questo scenario apre dunque la porta a una potenziale cessione del Milan a un altro ente o fondo. Diverse voci nel mondo finanziario parlano di possibili interessi da parte di investitori stranieri, in particolare fondi mediorientali, che potrebbero essere interessati a rilevare un club di prestigio come il Milan. Il recente coinvolgimento di investitori sauditi e qatarioti in altre società calcistiche europee ha mostrato come i club di alto profilo siano diventati un asset attraente per i fondi sovrani di queste nazioni, interessati a espandere il loro potere e influenza nello sport mondiale.


Per i tifosi del Milan, questa notizia rappresenta un motivo di preoccupazione. Dopo anni di incertezze, culminati con il ritorno al vertice grazie alla vittoria dello Scudetto nel 2022, la prospettiva di una nuova fase di instabilità societaria rischia di frenare lo slancio acquisito. Sul campo, il Milan sta cercando di competere ai massimi livelli in Serie A e in Champions League, ma le turbolenze finanziarie e la possibilità di un cambio di proprietà potrebbero distogliere l'attenzione dagli obiettivi sportivi.


Dunque, il Milan si trova a un bivio critico. La gestione del debito da parte di RedBird e Jerry Cardinale sarà determinante per il futuro del club, e un mancato pagamento del vendor loan potrebbe innescare una serie di cambiamenti epocali, dal ritorno di Elliott fino alla possibile cessione a nuovi investitori. I prossimi mesi saranno decisivi, non solo per le sorti del Milan in campo, ma anche per il suo destino a livello dirigenziale e proprietario.

 
 
 

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