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MILAN POST SCUDETTO: UN FILM GIÀ VISTO, LA SPERANZA È PIOLI

  • Immagine del redattore: WN COMPS
    WN COMPS
  • 19 set 2022
  • Tempo di lettura: 2 min

REDAZIONE TECATV @_mstanley_


Dopo 7 partite e alle porte della prima sosta delle nazionali, facciamo un’analisi lucida sulla stagione che si andrà a delineare.

Ciò che si prospetta per il Milan è un film già visto nella stagione 2011/12, confermato soprattutto dal mercato dell’ex capitano del Milan.

Maldini infatti, che negli anni passati ha criticato fortemente Adriano Galliani, si sta comportando allo stesso identico modo:

Dopo uno scudetto vinto, la strategia societaria è ancora quella dell’adagiarsi sugli allori, a favore delle inseguitrici.

Ibiza è diventata quella che fu Forte dei Marmi per l’attuale Ad del Monza.

L’esempio più lampante è non aver aumentato il gap con le concorrenti nel ruolo del fantasista/trequartista, dove dodici anni fa con Fabregas sul mercato, Galliani preferì la soluzione low cost Nocerino. Quest’estate Maldini è riuscito a fare peggio, comprando a 35 milioni sull’unghia il deludente De Ketelaere, avendo la possibilità di ingaggiare top player del calibro di Noa Lang, Ziyech, Dybala e Asensio a molto meno.

Va spezzata però una lancia a favore dell’ex centrocampista che arrivò dal Palermo, pagato molto poco, dimostrò una grande capacità di inserimento, corsa, un grande feeling con i compagni e uno spiccato senso del gol, caratteristiche che il belga non ha nelle sue corde.

Per il resto, altri acquisti come furono Taiwo, Aquilani, El Shaarawy e Maxi Lopez e gli attuali Thiaw, Vranckx, Origi, Adli e Dest fanno da contorno a mercati non all’altezza di una squadra campione d’Italia.

Nonostante ciò, la speranza dei tifosi rossoneri deve essere riposta in Stefano Pioli e dei suoi fedelissimi , che a differenza di Allegri e di una squadra a fine ciclo come quella del 2012, hanno ancora una grossa fame di vincere.

Penso infatti ai vari eroi del diciannovesimo, ingiustamente e vergognosamente attaccati da parte del tifo rossonero come Giroud, Saelemaekers, Diaz, Krunic e Messias tra i tanti che a fronte di un mercato all’altezza sono io il primo ad ammettere che potevano essere relegati a riserve, ma a fronte di questo mercato e di questi rinforzi meritano di giocare ed essere sostenuti.

In caso di mancanza di risultati, Cardinale perdonerà tutto ciò?

 
 
 

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